Nel cuore dell’Africa orientale, tra le maestose vette dell’imponente Monte Kilimangiaro, si cela un tesoro naturale di straordinaria bellezza: il Parco del Kilimangiaro.
Questo santuario naturale, creato per proteggere la spettacolare biodiversità della regione, è una meta imperdibile per gli amanti dell’avventura, della natura e del trekking.
Con Upandround oggi vi proponiamo una visita virtuale nel cuore di questo angolo meraviglioso della Tanzania. Iniziamo?!
Il Parco del Kilimangiaro: un po’ di storia
Il Parco del Kilimangiaro è stato istituito nel 1973 e si estende su una vasta area di oltre 750 chilometri quadrati, includendo il monte Kilimangiaro stesso e le sue circostanti foreste pluviali, praterie alpine e ecosistemi unici.
Situato principalmente in Tanzania, il parco si estende fino ai confini con il Kenya, abbracciando una varietà di paesaggi mozzafiato e habitat naturali.
Il Parco del Kilimangiaro è stato dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1987.
Le caratteristiche principali del Parco del Kilimangiaro
Una delle caratteristiche più iconiche del parco è ovviamente il Monte Kilimangiaro, la montagna più alta dell’Africa e uno dei vulcani più famosi del mondo. Scalare questa gigantesca vetta è un’impresa epica che attira avventurieri da tutto il mondo.
Le sue tre cime principali – Kibo, Mawenzi e Shira – offrono sfide e panorami mozzafiato per coloro che si avventurano sulle sue pendici.
Ogni anno proprio la montagna attira numerosi trekker. Anche se la scalata avviene senza l’uso di tecniche alpinistiche è importante tenere presente che si tratta di un percorso complesso, visto le altitudini che si possono raggiungere e quindi è adatto esclusivamente ai trekker più allenati e in perfette condizioni fisiche.
Se pensate di fare trekking sul Kilimangiaro è importante effettuare un periodo di preparazione adeguato per affrontare lo sforzo e per evitare di rinunciare all’ascesa a causa del mal di montagna. Per arrivare in cima è possibile seguire diversi percorsi, che approfondiremo di seguito.
Machame Route
Conosciuta anche come la “Whiskey Route”, è una delle rotte più popolari sul Kilimangiaro. Questo percorso è noto per la sua bellezza e varietà di paesaggi, che includono foreste pluviali, altopiani alpini e ghiacciai. La Machame Route richiede generalmente circa 6-7 giorni per raggiungere la cima.
Il Percorso Machame è una delle rotte più popolari per scalare il Kilimangiaro, ed è chiamato “Whiskey Route” per la sua difficoltà, che richiede più determinazione e impegno rispetto alla “Coca-Cola Route” (Marangu). L’itinerario tipico prevede la partenza da Machame Gate, situato a circa 1.800 metri sul livello del mare, e il trekking attraverso una varietà di paesaggi, inclusi boschi pluviali, praterie alpine e paesaggi lunari mentre si guadagna quota.
Durante il percorso, gli escursionisti attraversano una serie di scenari spettacolari, tra cui la giungla pluviale del Kilimangiaro, il Barranco Wall (una parete rocciosa che offre una salita emozionante), il Lava Tower (una formazione rocciosa a forma di torre), e il vasto Shira Plateau.
Come per la maggior parte delle rotte, i trekker che percorrono il Machame hanno l’opzione di campeggiare in tende lungo il percorso o di soggiornare nei rifugi. Le tende da campeggio sono generalmente allestite in aree appositamente designate lungo il percorso, mentre i rifugi sono disponibili solo in alcuni punti del percorso.
Poiché il percorso prevede una salita più graduale rispetto ad altre rotte come il Marangu, offre una migliore opportunità di acclimatazione. Tuttavia, richiede comunque una buona preparazione fisica e una corretta acclimatazione per affrontare l’alta quota e ridurre il rischio di malattia da alta quota.
Marangu Route
Il percorso Marangu, conosciuto anche come la “Coca-Cola Route”, è uno dei percorsi più popolari per scalare il Monte Kilimangiaro. Si tratta del più breve tra tutti i percorsi di salita del Kilimangiaro, con una durata tipica di 5-6 giorni. È considerato il percorso meno impegnativo in termini di pendenze e altitudine.
Lungo il percorso, ci sono rifugi che offrono sistemazioni notturne agli escursionisti anziché il campeggio. Questi rifugi forniscono un po’ più di comfort rispetto alle tende da campeggio e sono dotati di letti e servizi igienici.
Sebbene offra comunque viste spettacolari, il percorso Marangu è considerato meno panoramico rispetto ad altri percorsi come Machame o Lemosho. La vegetazione lungo il percorso è caratterizzata dalle essenze che popolano la foresta pluviale.
Il percorso offre un’ascesa graduale che permette una migliore acclimatazione alla quota. Questo può ridurre il rischio di malattia da altitudine e migliorare le probabilità di successo nella scalata.
Il percorso Marangu inizia dal cancello del parco nazionale al villaggio di Marangu. Da lì, gli escursionisti camminano attraverso una foresta pluviale subtropicale, passando per punti di ristoro come Mandara Hut e Horombo Hut prima di raggiungere Kibo Hut, la base per il tentativo finale di scalata della vetta.
Il giorno finale prevede una partenza notturna per raggiungere la cima del Kilimangiaro, con l’obiettivo di vedere l’alba dalla vetta. Dopo aver raggiunto la cima al Uhuru Peak, gli escursionisti scendono lungo lo stesso percorso fino al cancello del parco.
Lemosho Route
Questo percorso offre una delle esperienze più panoramiche e meno affollate sul Kilimangiaro. Attraversa diverse zone climatiche e offre viste spettacolari sulla montagna. La Lemosho Route richiede generalmente 7-9 giorni per raggiungere la cima. consentendo una salita più graduale e una migliore acclimatazione alla quota.
L’itinerario inizia dalla porta di Londorossi o Lemosho, situata a un’altitudine di circa 2.000 metri sul livello del mare, e procede attraverso una serie di ecosistemi mozzafiato, inclusi boschi pluviali, praterie alpine e paesaggi rocciosi.
Come per gli altri percorsi, i trekker che percorrono il Lemosho hanno l’opzione di campeggiare in tende lungo il percorso o di soggiornare nei rifugi.
Il percorso Lemosho offre un’ottima opportunità di acclimatazione grazie alla lunga durata del trekking e alla graduale ascesa. Tuttavia, è comunque importante che gli escursionisti si preparino adeguatamente fisicamente prima di effettuare questa affascinante impresa.
Rongai Route
Questo percorso si avvicina al Kilimangiaro dal versante nord e offre una prospettiva unica sulla montagna. È meno trafficato rispetto ad altri percorsi e attraversa paesaggi vari, tra cui foreste pluviali e altopiani alpini. La Rongai Route richiede generalmente 6-7 giorni per raggiungere la cima.
Si avvicina alla montagna dal versante nord e offre una prospettiva diversa rispetto agli altri percorsi. L’itinerario inizia dalla porta di Rongai, situata a un’altitudine di circa 2.000 metri sul livello del mare. La salita attraversa una varietà di paesaggi, inclusi boschi pluviali, praterie alpine e paesaggi rocciosi, mentre si guadagna quota.
Questo percorso offre viste spettacolari sulla savana africana e, una volta raggiunta la zona alpina, panorami mozzafiato sulla cresta del Kilimangiaro e sulla pianura sottostante.
Umbwe Route
Umbwe Route è un percorso noto per essere il più corto e allo stesso tempo il più impegnativo per scalare il Kilimangiaro, per questo motivo è riservato agli escursionisti esperti. È chiamato anche “la via della vertigine” per via delle sue ripide salite e discese.
Il percorso Umbwe solitamente si completa in 5-6 giorni. L’itinerario inizia dalla porta di Umbwe, situata a un’altitudine di circa 1.600 metri sul livello del mare. Il percorso segue una via diretta verso la cima, attraversando foreste pluviali, passaggi rocciosi e zone alpine.
Il percorso Umbwe è noto per la sua difficoltà estrema. Le ripide salite e discese, i terreni scivolosi e la mancanza di un’ascesa graduale rendono questo percorso molto impegnativo e richiedono una buona preparazione fisica e un’esperienza precedente di trekking in alta montagna.
Poiché questo itinerario è meno frequentato, le strutture lungo il percorso sono limitate. Gli escursionisti devono essere preparati per campeggiare in tende lungo il percorso e portare con sé tutto il necessario per l’escursione, compresi sacchi a pelo, attrezzatura da campeggio e cibo.
Northern Circuit
Questo è il percorso più lungo e panoramico sul Kilimangiaro. Si sviluppa intorno all’intera montagna e offre viste spettacolari e una maggiore acclimatazione. La Northern Circuit richiede generalmente 9-10 giorni per completare il percorso.
Quest’ultimo si distingue per la sua varietà di paesaggi e per la possibilità di circumnavigare completamente il Kilimangiaro. L’itinerario inizia dalla porta di Londorossi, situata a un’altitudine di circa 2.000 metri sul livello del mare. Il percorso segue un sentiero circolare intorno al Kilimangiaro, che attraversa una serie di ecosistemi mozzafiato, inclusi boschi pluviali, praterie alpine e paesaggi rocciosi.
Il percorso offre viste panoramiche sul Kilimangiaro da tutti i lati, nonché panorami mozzafiato sulla savana africana e sulla pianura. Anche per chi affronta questo itinerario è necessario avere con sé tutta l’attrezzatura per il campeggio.
Abbiamo descritto brevemente i percorsi che possono essere impiegati per andare alla conquista delle vette del Kilimangiaro. Ogni percorso ha le sue caratteristiche uniche in termini di paesaggi, difficoltà e tempo necessario per completarlo.
È importante scegliere il percorso più adatto alle proprie capacità e preferenze. Inoltre, è consigliabile essere accompagnati da guide esperte e seguire le raccomandazioni per l’acclimatazione per garantire una salita sicura e piacevole.
Fauna e flora del Parco del Kilimangiaro
Il Parco del Kilimangiaro non è solo montagna: la sua biodiversità lo rende un’area protetta unica, popolata da una ricca varietà di flora e fauna. All’interno del parco, è possibile avvistare diversi mammiferi come elefanti, bufali, leopardi, ghepardi, rinoceronti neri e una vasta gamma di antilopi e uccelli, oltre a innumerevoli specie vegetali endemiche.
Quando organizzare un viaggio alla scoperta del Kilimangiaro?
Quando visitare il Parco del Kilimangiaro dipende in gran parte dalle vostre preferenze e dalle attività che desiderate svolgere. Tuttavia, la stagione migliore per scalare il Monte Kilimangiaro e godere di condizioni ottimali è durante la stagione secca, che va da luglio a ottobre. Durante questo periodo, le temperature sono moderate e le piogge sono scarse, garantendo un’esperienza più piacevole e sicura per gli escursionisti.
Anche se parliamo di stagione secca è importante portare con sé tutto il necessario per la scalata, in quanto più si sale più troveremo un clima freddo.
Se siete interessati a osservare la fauna selvatica, la migliore stagione per visitare il parco è durante la stagione delle piogge, che va da novembre a marzo. Durante questo periodo, le piogge portano nuova vita al parco e molte specie animali sono più attive e visibili.
Quando decidete di esplorare il Parco del Kilimangiaro, vi consigliamo vivamente di farlo con l’aiuto di esperti Upandaroud. Grazie alla nostra esperienza nel settore viaggi potrai contare sempre sulla nostra professionalità e la capacità di offrire sempre il giusto consiglio.
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In conclusione, il Parco del Kilimangiaro è una destinazione straordinaria che offre una combinazione unica di avventura, bellezza naturale e cultura.
Che siate trekker esperti in cerca di una sfida epica o amanti della natura desiderosi di avvicinarsi alla flora e alla fauna africana, questo parco ha qualcosa da offrire a tutti.
Pianificate il vostro viaggio nel momento che preferite, esplorate il parco con una guida affidabile ed esperta e preparatevi a vivere un’esperienza indimenticabile nel cuore dell’Africa orientale, che, siamo sicuri rimarrà impressa per sempre nei vostri cuori e nella vostra mente.
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